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QUESTIONI ETICHE:
occorre un referendum nazionale?
La proposta arriva da alcuni visitatori del sito.
Molto volentieri lanciamo il forum, certi che la sensibilità, preparazione e attenzione dei nostri lettori potrà aprire interessanti discussioni sui temi eticamente sensibili, quali eutanasia, testamento biologico, staminali, coppie di fatto, fecondazione assistita...


28 Ottobre 2009 12:36 Nome: cittadino 4
.... sembra che Marrazzo possa spendere 5'000 euro al colpo. Se risultasse una moda consolidata, mi chiedevo, quanto può spendere un esponente politico locale della stessa fazione per non fare brutta figura ? Ci sono gabbie salariali oppure il mercato è veramnete libero

08 Gennaio 2009 20:44 Nome: Bassano Falchi
Quello delle “questioni ETICHE “ è un problema che può e deve interessare molti cittadini;
sono scelte culturali,intime,senza condizionamenti esterni.
Affronterò solo una delle questioni aperte; il TESTAMENTO BIOLOGICO sollecitato dal caso della famiglia Englaro.
Il prof. U. VERONESI dice che scegliere di morire,”staccare la spina” dove non esistano più
margini di errore sulla diagnosi che certifica la morte cerebrale,sia un fatto di libertà.
La scelta di vivere e la libertà di poter decidere quando morire,definita dalla volontà
espressamente certificata ,sono la materia del contendere fra la politica,la magistratura,
la Chiesa e gli studiosi siano essi laici o cattolici.
E’ sicuramente una questione molto delicata: io credo che tutte le obiezioni, le remore,
la contrarietà del Vaticano,siano altrettanto valide come quelle che invocano una legge che affronti
alla radice il problema del Testamento Biologico.
Io sono fra quelli che si battono perché si arrivi velocemente ad approvare in Parlamento una legge
CHIARA,espressione di uno stato Laico,che tenga in considerazione tutti gli aspetti del problema.
Questa legge non è più rinviabile,il caso Englaro è li a sollecitarla.
Non so se questo Parlamento,se i partiti che lo compongono,saranno in grado di trovare una mediazione fra le varie sensibilità al fine di arrivare velocemente a legiferare(io sono iscritto
al Partito democratico anch’esso lacerato al proprio interno)
La mia generazione si ricorderà degli anni in cui si cominciarono a discutere le
problematiche inerenti il divorzio e l’aborto; allora,di fronte ad un parlamento diviso
i cittadini ed alcuni partiti decisero di raccogliere le firme per fare decidere tutta la popolazione
attraverso la consultazione referendaria.
Sono convinto che anche per il Testamento Biologico ,alla fine sarà necessario ricorrere
al Referendum.
La battaglia referendaria ,se ci sarà,non dovrà essere soltanto una disputa fra cattolici e laici,ma dovrà mettere al primo posto la laicità dello Stato,la sua credibilità e capacità di garantire
a tutti(anche a coloro che arrivano da stati e culture diverse) leggi di progresso e di umanità.
Bassano Falchi

11 Gennaio 2009 15:25 Nome: Mariuccio Bianchi
Sono assolutamente d'accordo con Falchi, anche se spero non sia necessario arrivare al referendum, ormai poco vitale rispetto alle grandi mobilitazioni degli anni settanta e ottanta.Naturalmente so bene che una legge sul testamento biologico, che possa soddisfare tutti, cattolici e non, sia impresa ardua. Cordialmente, Mariuccio Bianchi

 
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